Botticelli. Artiste et designer

  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 – 1510), Ritratto di Michele Marullo Tarcaniota, 1490-1500, tempera e olio su tavola trasportato su tela, 48 x 35 cm, Collezione Familia Guardans-Cambó
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 – 1510), Madonna col Bambino e San Giovanni Battista, 1505 circa, tempera e olio su tela, 134 x 92 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi (Palazzo Pitti, Galleria Palatina)
  • Filippo Lippi (c. 1406 - 1469), Madonna col Bambino, c. 1460-1465, tempera su legno di pioppo, 76,9 x 54,1 cm Monaco di Baviera, Bayerische Staatsgemäldesammlungen - Alte Pinakothek, Foto © BPK, Berlino, Dist. RMN-Grand Palais / BStGS immagine
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Madonna col Bambino detta Madonna Campana, c. 1467-1470, tempera su legno di pioppo, 72 x 51 cm, Avignone, Musée du Petit Palais, deposito del Museo del Louvre, 1976 Foto © RMN-Grand Palais / René-Gabriel Ojéda
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Madonna col Bambino detta Madonna col Libro, 1482-1483 ca, tempera su tavola, 58 x 39,6 cm, Milano, Museo Poldi Pezzoli © Museo Poldi Pezzoli - fotodarte
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510) e Filippino Lippi (1457 - 1504), Il ritorno di Giuditta à Béthulie (recto), 1469-1470, tempera su tavola, 29,2 x 21,6 cm, Cincinnati, Cincinnati Art Museum, John J. Emery Fonds, 1954.463
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510) e bottega, Il giudizio di Paride, c. 1482-1485, tempera su tavola, 81 x 197 cm, Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Galleria di Palazzo Cini, Venezia © Fondazione Giorgio Cini
  • Manifattura francese, da Botticelli (1445-1510), Minerva pacifica, 1491-1500 circa, Lana e seta, 257 x 156 cm Collezione privata © Studio Sébert, Parigi
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Ritratto di Giuliano de Medici, 1478-1480 ca, tempera e olio su tavola, 59,5 × 39,3 cm, Bergamo, Accademia Carrara © Fondazione Accademia Carrara, Bergamo
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Figura allegorica detta La Bella Simonetta, 1485 circa, tempera e olio su legno di pioppo, 81,8 x 54 cm, Francoforte sul Meno, Städel Museum, CC BY-SA 4.0 Städel Museum , Francoforte sul Meno
  • Alessandro Filipepi dit Botticelli (c. 1445 - 1510) e bottega, L'Incoronazione della Vergine con il Santo Giusto di Volterra, il Beato Jacopo Guidi da Certaldo, San Romualdo, San Clemente e un monaco camaldolese, c. 1492, tempera e olio su trasferita legno su tela, 269,2 x 175,3 cm, Miami Beach, Collection of The Bass, Gift of John & Johanna Bass © Photo by Zaire ArtLab
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Venus pudica, 1485-1490 circa, olio su tela, 158,1 x 68,5 cm, Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie, Photo © BPK, Berlin, Dist. RMN-Grand Palais / Jörg P. Anders
  • Maestro degli edifici gotici (Jacopo Foschi?, Attivo a Firenze intorno al 1485 - circa 1520) dopo Botticelli (circa 1445 - 1510), La Vierge du Magnificat, 1490, tempera su legno, 114,5 cm di diametro, Montpellier Méditerranée Métropole, Musée Fabre, deposito del Museo del Louvre, 1979 © Musée Fabre de Montpellier Méditerranée Métropole / fotografia Frédéric Jaulmes
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Crocifisso, 1490-1495 ca, tempera su tavola (pioppo?), 157,5 x 98,8 cm, Diocesi di Prato, Museo dell'Opera del Duomo © Foto Scala, Firenze
  • Alessandro Filipepi detto Botticelli (1445 - 1510), Giuditta che tiene la testa di Oloferne, fine 1490, tempera su legno, 36,5 x 20 cm, Amsterdam,Rijksmuseum, Lascito di J.W.E. vom Rath, Foto: Rijksmuseum, Amsterdam

 

 

Attraverso un percorso cronologico, la mostra Botticelli. Artiste et designer ospitata fino al 24 gennaio 2022 al Musée Jacquemart-André di Parigi analizza dal punto di vista storico e artistico le molteplici sfaccettature di questo personaggio, oggi icona della pittura rinascimentale italiana conosciuta in tutto il mondo grazie a opere-simbolo come La nascita di Venere e La Primavera. A cura di Ana Debenedetti e Pierre Curie e prodotta da Culturespace, la mostra offre un percorso che parte dagli esordi del giovane Botticelli – al secolo Alessandro Filipepi (Firenze, 1445-1510) – nello studio del maestro Filippo Lippi, fino alla pittura cupa e essenziale dell’ultimo periodo, fortemente influenzata dalla propaganda apocalittica di Girolamo Savonarola. In mezzo passa il racconto della cultura rinascimentale all’apice del suo splendore e l’evoluzione culturale e umanistica che Firenze attraversò sotto la dinastia dei Medici, i quali  sostennero Botticelli e la sua produzione.

La mostra di Botticelli al Musèe Jacquemart-Andrè di Parigi

Tra soggetti di stampo religioso, come le diverse versioni di Madonna con Bambino, e quelli di genere mitologico, ad esempio Il giudizio di Paride e Il ritorno di Giuditta a Betulia, sono 40 le opere in mostra del Botticelli, a cui se ne aggiungono altre di artisti in cui è riscontrabile la sua influenza stilistica. Con prestiti provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali, quali il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, i Musei e la Biblioteca Vaticana, gli Uffizi e il Museo del Bargello di Firenze, la Gemäldegalerie di Berlino, l’Alte Pinakothek di Monaco e lo Städel Museum di Francoforte, tra le opere più rilevanti ci sono anche quelle appartenenti alla ritrattistica, come Ritratto di Giuliano de’ Medici e Ritratto di giovane donna, conosciuto anche come La Bella Simonetta, arrivando fino alla Venere Pudica, considerato da alcuni come lo studio per La nascita di Venere, opera che reintrodusse la rappresentazione del corpo nudo femminile nella pittura dell’epoca. Il Jacquemart-André svela anche la propensione di Botticelli per le arti applicate, con studi e disegni preparatori di oggetti che coinvolgono una varietà di tecniche, dall’arazzo al ricamo fino all’intarsio. Botticelli è “artista e designer”, come dice il titolo dell’esposizione, un racconto a 360 gradi per comprendere a fondo una delle più importanti figure del Rinascimento e la cultura in cui il suo genio ha affondato le radici.