Tiziano e l’immagine della donna
nel Cinquecento veneziano

  • Tiziano, Ninfa e pastore, 1570-1575 circa, Olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum
  • Giorgione, Laura, 1506, Olio su tela su legno di abete, Vienna, Kunsthistorisches Museum
  • Tiziano, Isabella d’Este in nero, 1534-1536 circa, Olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum
  • Tiziano, Ritratto di giovinetta, 1545 circa, olio su tela, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte
  • TIZIANO Giovane donna con cappello piumato, 1534-1536 ca. Olio su tela, 96x75 cm San Pietroburgo, Museo dell’Hermitage
  • Tiziano, Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere, 1537 circa, Olio su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi
  • TIZIANO Lucrezia e suo marito, 1515 ca. Olio su legno di pioppo, 82x68 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum
  • TIZIANO e bottega Maria Maddalena, 1565 ca. Olio su tela, 114x99 cm Stoccarda, Staatsgalerie Stuttgart
  • TIZIANO Venere e Marte, 1550 ca. Olio su tela, 97x109 cm Vienna, Kunsthistorisches Museum

 

Una grande mostra dedicata alla rappresentazione della donna nella pittura del Cinquecento, con capolavori di Tiziano, Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese, Tintoretto. Cento opere racconteranno il ruolo della donna nella Venezia del XVI secolo, esposte al Palazzo Reale di Milano in occasione di Tiziano e l’immagine della donna, in programma dal 23 febbraio al 5 giugno 2022. “Belle veneziane”, eroine, sante, cortigiane, poetesse sono le donne protagoniste della mostra, la cui immagine è stata affidata a ritrattisti che ne hanno immortalato bellezza e carattere, emozioni e temperamento, diventando inoltre importanti documenti per conoscere storia, usi, costumi e mode della Serenissima di quegli anni.

La mostra – a cura di Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum che organizza la mostra con il Comune di Milano, Palazzo Reale e Skira editore conta inoltre sculture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este, libri e grafica. Al centro è l’immagine della donna nella Venezia del Cinquecento, momento storico in cui le donne godevano di particolari diritti e privilegi rispetto ad altre città: a Venezia, per esempio, le donne sposate potevano continuare a disporre della propria dote e distribuirla tra i figli, anche dopo la morte del marito. L’attenzione sul ruolo della donna, enfatizzato anche dalle opere letterarie di Ariosto, Pietro Aretino, Pietro Bembo, Giovanni Della Casa, Sperone Speroni e Baldassarre Castiglione, portava inoltre le più erudite a cimentarsi con i loro scritti in una “querelle” di quei tempi, passata alla storia come la “querelle des femmes”, una specie di movimento femminista cui parteciparono, tra le altre le letterate Moderata Fonte e Lucrezia Marinella.

La mostra si compone di otto sezioni (Prologo, Ritratti, Le belle veneziane, Coppie di amanti ed altri, Eroine e sante, Letterati e poetesse, Venere e gli amori degli dei, Allegorie), con un centinaio di opere di cui 46 sono i dipinti, 15 di Tiziano per la maggior parte provenienti dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, come Madonna col Bambino (1510 circa), Ritratto di Isabella d’Este (1534-1536 circa), Marte, Venere e Amore (1550 circa) Danae (1554 circa), La figlia in veste di Lavinia  (1565 circa), Tarquino e Lucrezia (1570-1576). Dagli Uffizi sarà invece in mostra il Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere (1538); e poi Ritratto di una giovane donna (1536) dall’Hermitage Museum di San Pietroburgo; Ritratto di giovinetta, dal Museo di Capodimonte di Napoli; l’Allegoria della Sapienza (1560) dalla Biblioteca Marciana di Venezia.