Il Museo di San Marco, con la nuova illuminazione

 

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Il nuovo allestimento della sala del Museo di San Marco a Firenze che riunisce dagli anni Venti del Novecento i capolavori su tavola del Beato Angelico. La presentazione si è tenuta in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo, con interventi di Stefano Casciu (Direttore regionale Musei della Toscana), Massimo Osanna (Direttore Generale Musei), Cristina Giachi (Presidente Commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali della Regione Toscana), Tommaso Sacchi (Assessore alla cultura del Comune di Firenze), Angelo Tartuferi (Direttore del Museo di San Marco), Simonetta Brandolini d’Adda (Presidente di Friends of Florence), Maurizio De Vita – Studio De Vita & Schulze Architetti (progettisti dell’allestimento).La nuova denominazione del vasto ambiente realizzato nel 1918-1921 e chiamato in “Ospizio dei Pellegrini”, poi più semplicemente “Ospizio”, conferma una componente del celebre museo fiorentino, fondato nel 1869, quella cioè di museo consacrato all’arte del Beato Angelico.

La nuova Sala del Beato Angelico è stata completamente riallestita grazie al sostegno di Friends of Florence: un allestimento radicale rispetto a quello realizzato nel 1980 dal direttore del museo di allora, Giorgio Bonsanti. I sedici capolavori di Beato Angelico, tra cui la Deposizione di Cristo per la cappella Strozzi in Santa Trinita a Firenze, la Pala di Annalena e la meravigliosa Pala di San Marco, oltre a dipinti di dimensioni minori, a predelle e reliquari, appaiono ora secondo una cronologia e risaltano grazie a una illuminazione di nuova tecnologia. Tuttavia mancano ancora nella sale la Pala di Bosco ai Frati e il Polittico francescano, entrambi in restauro. Raffinate cromie esaltano ora maggiormente le opere all’interno della sala. Il Compianto sul Cristo morto è stato inoltre oggetto in questa occasione di un intervento di riordino estetico della parte inferiore, già celata da una sagoma oggi rimossa.