Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra
alla Galleria BPER di Modena

  • Antonio Ligabue, Volpe in fuga con gallo in bocca, 1943-1944; olio su tavola di compensato, 55,4 x 69,5 cm; Reggio Emilia, Collezione privata
  • Antonio Ligabue, Ritorno dai campi con castello, 1955–1957; olio su tavola di faesite, 77 x 93 cm; Collezione BPER Banca
  • Antonio Ligabue, Leonessa con zebra, 1959-1960; olio su tavola di faesite, 72 x 88 cm; Collezione BPER Banca
  • Antonio Ligabue, Crocifissione, s.d.; olio su tela, 59 x 79 cm; Collezione privata
  • Antonio Ligabue, Circo, 1941-1942; olio su cartone telato, 30 x 40 cm; Collezione privata
  • Antonio Ligabue, Caccia grossa, 1929; olio su tavola di compensato, 66 x 64 cm; Collezione privata
  • Antonio Ligabue, Aratura coi buoi, 1953-1954; olio su faesite, 54,5 x 64,5 cm; Collezione BPER Banca
  • Antonio Ligabue, Autoritratto con cavalletto, 1954–1955; olio su tavola di faesite, 199 x 130 cm; Collezione BPER Banca

 

La Galleria BPER Banca ha organizzato una mostra dedicata ad Antonio Ligabue, negli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena in occasione di festivalfilosofia di cui BPER Banca è sponsor.

Curata da Sandro Parmiggiani, l’esposizione si sviluppa a partire da quattro importanti dipinti appartenenti alla collezione d’arte di BPER Banca. Accanto ai dipinti di proprietà dell’istituto bancario, sarà esposta una selezione di opere provenienti da collezioni private, per rappresentare i principali filoni cui si è dedicato l’artista: dalle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi agli autoritratti, fino alle scene di lavoro nei campi.

Intitolata Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona, la mostra tratta il tema della ventiduesima edizione di festivalfilosofia – Giustizia – in riferimento alla vicenda biografica dell’artista, dall’esilio dalla Svizzera fino ai ricoveri forzati in ospedale psichiatrico.

Il percorso espositivo comprende una ventina di dipinti, realizzati dal 1929 fino all’ultimo periodo di attività dell’artista, che dal novembre del 1962 è impossibilitato a dipingere per motivi di salute.

Tra le opere si segnalano, in particolare, Leonessa con zebra (1959-60) e Autoritratto con cavalletto (1954-55). Se la prima tela, selezionata come immagine guida della mostra, testimonia la passione di Ligabue per gli animali selvaggi, le cui anatomie sono definite a partire dalle immagini recuperate dai libri di zoologia e dalle stampe popolari, la seconda raffigura Ligabue stesso nell’atto di dipingere un gallo in uno scenario di aperta campagna, dove la natura, al pari del pittore, è ritratta in tutta la sua primordiale vitalità. È inoltre esposta Aratura con buoi (1953-54), opera raffigurante un contadino di spalle che spinge faticosamente un aratro trainato da due buoi bianchi su un terreno brullo, mentre in lontananza si scorgono un paesaggio verdeggiante e una città. Ritorno dai campi con castello (1955-57), infine, nasconde un dettaglio autobiografico: sullo sfondo, oltre il contadino, i cavalli e il cane che tornano in paese, è dipinto un lago in cui svetta un castello con guglie e banderuole al vento, forse ricordo della natia Svizzera.

Tra le opere provenienti da collezioni private, si segnalano Caccia grossa (1929), in cui Ligabue si auto-raffigura mentre guarda una delle sue scene di lotta per la vita; Leopardo con serpente (1937), emblema della privazione della libertà che lui sta patendo; Autoritratto (1940), che corrisponde all’affermazione della sua duplice identità di uomo e di artista; Circo (1941-1942), dipinto di stordente abilità compositiva; infine Autoritratto con mosche (1956-1957), aperta allusione alla fine della vita.

 

Antonio Ligabue. L'ora senz'ombra
Organizzato da Galleria BPER Banca
Curatore Sandro Parmiggiani
Luogo Modena, Galleria BPER Banca
Orari ore 9.00-23.00
Ingresso libero