La Stazione di Roma Tiburtina ospita la mostra The World of Banksy – The Immersive Experience dal 28 giugno al 27 novembre 2022. Banksy è uno dei misteri del nostro tempo. Tutto è avvolto da un alone di mistero che, con il passare del tempo, non fa che infittirsi. Nella mostra viene analizzata la capacità di Banksy di integrarsi nello spazio e di non conoscere confini. Riesce a raggiungere zone di guerra e conflitti dove nemmeno le istituzioni riescono ad arrivare. Il percorso propone oltre 100 opere che raccontano il mondo del misterioso artista britannico, famoso per affrontare con ironia temi politici e di denuncia sociale. Vicino ai più iconici capolavori “Flower Thrower” e “Girl with Balloon” che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, trova spazio anche una speciale sezione video che ripercorre la storia e il messaggio sociale dei murales realizzati da Banksy in strade, muri e ponti di tutto il mondo. La mostra è un’esperienza senza precedenti in una location quale quella della stazione che è uno dei luoghi che più rappresenta la street art e il linguaggio universale di Banksy, in grado di arrivare al cuore, ai pensieri e all’anima di tutte le persone nel mondo. Lasciati assorbire dall’opera di uno degli artisti più enigmatici del nostro tempo.
Banksy
Artista e writer inglese, attivo dagli anni ‘90, ha rapidamente creato il suo mito con il suo stile provocatorio e la sua incessante ricerca dell’invisibilità. È considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. La sua fama non è dovuta solo all’arte, ma anche alla sua identità che, nonostante il successo, continua a rimanere ignota. Nel corso degli anni, Banksy diventa il più famoso artista di graffiti al mondo, trasformando le strade di tutto il mondo da Londra a New York, da Berlino a Timbuctù, da Gaza a Tokyo, in tele giganti. Da allora, il suo lavoro è sempre stato al centro di controversie: criticare la società, i politici, il consumismo e persino il mondo dell’arte con forti messaggi anticapitalisti, contro la guerra e antiautoritari. Nel 2010, insieme a nomi come Obama e Lady Gaga, è stato descritto dal Times Magazine come una tra le 100 persone più influenti al mondo. Probabilmente era l’unica persona anonima ad essere presente in quella lista. Il suo rapporto con il mercato dell’arte – oggi più che mai – è complicato: Banksy sostiene di fare arte per strada per evitare gli eccessi di un sistema guidato da un mercato che serve sempre per ultimi gli interessi degli artisti. Sebbene abbia mostrato più o meno costantemente una posizione contro la mercificazione dell’arte, di recente i suoi lavori hanno trovato acquirenti a prezzi record in molte aste