Per Gioco. La collezione di giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina.

La mostra Per Gioco. La collezione di giocattoli antichi della Sovrintendenza Capitolina, ospitata nelle sale del Museo di Roma a Palazzo Braschi dal 25 luglio 2020 al 10 gennaio 2021, presenta una selezione di 725 preziosi esemplari della Collezione capitolina, per lo più riferibili agli anni compresi tra il 1860 e il 1930, la cosiddetta “età d’oro” del giocattolo, a cui si aggiungono la casa di bambole della Regina di Svezia, di fine ‘600, e il giocattolo più antico della collezione: due bambole di epoca pre-incaica del XIV- XV secolo, di cui una raffigura una madre con il figlio in braccio.

Il percorso espositivo, che si snoda lungo 22 sale del primo piano del museo, si articola in sei nuclei tematici – la città e la campagnagiochi di strada e di cielo, il bambino in movimento, la famiglia, il lavoro, il viaggio – con tipologie differenti di oggetti ludici: aerei e navi, castelli, edifici rurali, automobili, treni, case di bambola, bambole, lanterne magiche, oggetti del circo e del luna park, quadri, libri, giochi di strada, oggetti di trasporto per bambini e giochi di movimento (slittini, monopattini, bici, carrozzine, cavalli a dondolo), giochi didattici sul lavoro artigianale (filande, cucine in ghisa, caldaie e vapore).

Presente anche una biblioteca dei ragazzi con 84 libri della collezione selezionati tra libri pop-up, libri “parlanti” e favole e, nell’ultima sala, un breve video di animazione ispirato agli oggetti della collezione e realizzato dall’artista Francesco Arcuri – video maker, designer e musicista curatore di tutti i percorsi visivi e degli effetti sonori e multimediali della mostra – con due tecniche di animazione: stop motion e animazione digitale 2D.

La mostra – che fa parte del programma di eventi culturali  Romarama di Roma Capitale  – è promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. E’ a cura di Emanuela Lancianese, con il progetto di allestimento e scenografia di Enzo Pinci.